Salvate il soldato Frattini

20110923_FrattiniClinton_dettaglioSe è vero che è incominciata una nuova stagione, finalmente diversa e forse normale, chi ci guarda da oltre confine avrà avuto qualche dubbio se ha visto in tv il gesto dell’ombrello dell’onorevole Di Pietro: l’uomo che ha portato Scilipoti in Parlamento.

  Proprio perché forse siamo fuori dal tunnel – sempre che il leader dell’Idv ce lo permetta – adesso è troppo facile sparare sul mucchio. La caccia alle streghe non è un’attività da società civile e tollerante . Non riesco a provare simpatia per Gabriella Carlucci, una delle più leste a fuggire dalla nave dei banchetti, scendendo a rotta di collo da una delle ultime gomene che tenevano il bastimento attraccato al potere. Ma come tutti gli anciens régimes anche questo aveva persone di qualità nei suoi ranghi.

   Fra questi c’è l’uomo che spesso chiamavamo “L’Inutile Frattini”. Inutile perché all’origine era stato scelto affinché il presidente del Consiglio continuasse a fare la sua politica estera: soprattutto nelle dacie di Putin, nelle serate sotto la tenda di Gheddafi, a complimentarsi per le percentuali vicine al 100% dei successi elettorali di Lucashenko, in Bielorussia.  Frattini era un buon tecnico, un eccellente amministratore ma con scarsa personalità politica. Per questo Berlusconi l’aveva scelto due volte alla Farnesina.

  Forse non sarà ricordato come un Metternich, ma il soldato Frattini è stato uno dei volti più decenti dell’Italia all’estero. Con lui gli statisti potevano parlare di politica, certi che il suo formalismo, piuttosto legnoso ma con una sua eleganza, non avrebbe d’improvviso preso le sembianze di un Mister Hyde che racconta barzellette sconce.

  A Frattini dobbiamo la salvezza dal naufragio libico che avrebbe portato a fondo miliardi in investimenti, una parte importante delle nostre fonti energetiche, il legame con gli altri europei e quel che restava della nostra credibilità. La tragedia libica per noi era incominciata con una frase storica: quella di Berlusconi che non voleva disturbare un vecchio amico impegnato a massacrare una parte del suo popolo. Mese dopo mese Frattini è riuscito a far dimenticare quello che eravamo stati in Libia.

   Molti ridevano della sua ostinazione nel fingere ci fosse una continuità fra il suo lavoro di costruzione e le macerie diplomatiche che il presidente del Consiglio lasciava alle sue spalle. In realtà non c’era niente da ridere: la sua è stata una drammatica difesa dell’interesse nazionale nel più difficile dei contesti. Quando all’Onu, Barack Obama dimenticò ostentatamente di ringraziare anche gli italiani per la partecipazione al conflitto libico, lo fece per punire Berlusconi, non Frattini.

  In questo ultimo anno sono accaduti alcuni importanti avvenimenti internazionali, a parte la grande crisi finanziaria. Per esempio ha preso fuoco l’intero litorale Sud del Mediterraneo, giusto di fronte a casa nostra. Silvio Berlusconi è stato l’unico leader della regione e forse mondiale ad avere ignorato le Primavere e le contro-Primavere. Muto, semplicemente scomparso dalla scena. Dagli aerei di Stato scendevano a Tripoli Cameron e Sarkozy, dal nostro Frattini. Lui e la nostra diplomazia hanno dovuto fare da soli. Date le circostanze è stato meglio così.

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  • cribian2 |

    @tramballi: Ho consultato, come mi hai suggerito, Wikipedia e le sue fonti, purtroppo spesso le fonti sono le stesse, non troppo affidabili, le quali mi hanno fatto apprezzare le SLOW NEWS. Posiamo solo sperare nella serietà dei giornalisti.

  • Eli |

    Sul profilo istituzionale di Frattini non ci sono dubbi, rimane il fatto che è stato praticamente il vice di Berlusconi, ma verrà ricordato nella Storia come il ministro degli esteri che a gennaio elogiava Ben Alì, Mubarak e Gheddafi, e che dieci mesi dopo li ha visti uno in esilio, uno in prigione e l’altro al cimitero mentre le decisioni le prendevano altri (per fortuna).
    @ cribian2: http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_libica
    Troverai tutto quello che ti occorre. Se per caso sei di quelli che considerano Wikipedia come uno strumento inaffidabile o al servizio dei potenti, puoi consultare le fonti.

  • cribian2 |

    Quando scrive di massacri perpetuati da Gheddafi contro una parte del suo popolo, potrebbe precisare di quali azioni ( date, luoghi e numero di vittime ) si tratta?

  • imad |

    ottima e lucida lettura. chapeau bas a Frattini

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