Pensiero indecente: e se in Egitto i militari avessero qualche utilità?

ImagesCA6871ZESiamo onesti. Anche ai più rigorosi custodi delle regole democratiche, anche fra chi ha sostenuto con parole e opere la Primavera di piazza Tahrir, fa piacere che esistano i militari egiziani. Sotto-sotto, naturalmente. Un pensiero inconfessabile, quasi se ne ha orrore. Qualcosa che non si racconterebbe mai a un figlio. Lo capisco, lo sto provando anche io e mi sento in colpa.

  Eppure….Se i militari non avessero tramato e ingannato con regole imposte da loro stessi, più per avere il controllo che per promuovere la democrazia, oggi il Parlamento e il presidente della repubblica sarebbero nelle mani dei Fratelli musulmani. Completamente controllata da loro sarebbe anche la Commissione costituzionale, incaricata di scrivere le nuove regole del Paese. Tutto attraverso un percorso elettorale democratico. In Tunisia sta accadendo e va tutto bene: i problemi li creano i salafiti estremisti, non i Fratelli musulmani al potere.

  Ma l’Egitto è diverso. La Tunisia è un piccolo Paese nel quale sono i giovani diplomati che non trovano lavoro: se l’economia si rimette in moto, saranno il motore della crescita. L’Egitto è enorme, ha 90 milioni di abitanti metà dei quali analfabeti: occorre una generazione perché le cose incomincino a cambiare. L’ipotesi che Dio abbia la soluzione, alla fine è una tentazione comprensibile. E l’Egitto ha una geopolitica che non possiamo ignorare. E’ un alleato dell’Occidente e ha fatto la pace con Israele: gli israeliani non la stanno meritando ma se un governo egiziano islamista la mettesse in discussione, l’effetto destabilizzante per la regione non sarebbe inferiore alla Bomba iraniana.

  Noi che crediamo all’autodeterminazione dei popoli restiamo stupiti da questo ragionamento che gira nella mente, rodendo la nostra coscienza: è inaccettabile, ci diciamo con civile ribellione. Però quell’inconfessabile indulgenza per il ruolo dei militari, quel realismo pieno di concrete giustificazioni…..

  Se cercate negli archivi, anzi nel web, troverete sui Fratelli musulmani egiziani materiale così vasto e controverso da soddisfare tutti: chi crede nella loro ineluttabile evoluzione democratica, chi nella loro incompatibilità con la democrazia, chi dubita e non sa darsi risposte.

   Ci sono i fratelli che perdono tempo con il divieto dei bikini mentre l’economia affonda; e chi l’economia la crea con successo, mostrando idee più da liberista del partito repubblicano americano che da mullah di villaggio. Ci sono dei radicali e dei moderati. Spesso, non sapendo adattarci a culture diverse dalla nostra (anche quando fingiamo di essere aperti e comprensivi), tendiamo a considerarle in maniera sbagliata. Un hijab è un segno di estremismo, la definizione di islamico è sinonimo di al-Qaeda, musulmano si confonde con islamista.

  C’è una verità dalla quale non possiamo sfuggire: ovunque sia stato possibile votare liberamente, le Primavere arabe hanno prodotto maggioranze islamiste. Vuol dire allora che le Primavere sono sbagliate e che i dittatori di prima dovevano restare per lenire le nostre preoccupazioni? Evidentemente no. Però se in Egitto i militari alla fine garantissero una transizione graduale, permettendo alla società civile, cioè al sistema democratico, di crescere, la soluzione sarebbe perfetta. Ma esistono militari di questa natura in Medio Oriente? Ed esistono islamisti che di questa gradualità ne approfitterebbero per crescere democraticamente? Tendo per natura ad essere ottimista ma la risposta non ve la so dare. Principalmente faccio il testimone.

  

  

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  • carl |

    L’arte di Tramballi emerge chiaramente..:o) Sottile e suadente, Tramballi tesse una logica che mi ricorrda quella, implicita, in una sortita del Luttwak il quale anni fa, se ben ricordo, in un talk-show sbottò:”Criticate la sommarietà e certe maniere spicce praticate in Turchia ,mentre la situazione d’insieme è da considerare assai “qualitativamente” migliore di quella che caratterizza altri Paesi, vicine e lontani..!” Del resto, anche se non viene espressamente citato, è il “modello turco” che aleggia nel soliloquiare di Tramballi..E cioè la “missione” svolta dalle forze armate turche risalente ad Ataturk, al quale non ecluderei che fosse stata suggerita/instillata da cerchie occidentali.. Cerchie che nell’attuale frangente storico analizzano, osservano anche l’Egitto, accennando alla ricetta più appropriata..Nella fattispecie quella che in Turchia si è finora rivelata”vincente”..Oltretutto, anche all’origine delle cosiddette “primavere arabe” c’è in qualche modo quel pensiero “unico” (ma che spazia in più campi:economia, finanza, socio e geo-politica..) che ritiene ovunque valida (e dunque esportabile, anche mediante la forza) quella sua incompiuta e claudicante democrazia caratterizzata da una crescente disaffezione da parte dell’elettorato.Ma va detto che per quanto concerne le primavere arabe c’è anche stato il contributo derivante dai “futures” sui cereali che, avendo fatto lievitare il prezzo del pane, hanno spinto folle inacavolate per strade e piazze.. Infatti in quei Paesi il pane è ancora un cibo primario e fondamentale. Mentre nel nostro occidente i consumi di pane sono calanti.. sostituiti da sofisticati surrogati e da alternative sfiziose.. Altro che le brioche della presunta battuta di marie Antoinette..
    Concludendo.Noi, dunque, impotenti lettori e commentatori dovremmo ancora una volta (intellettualmente) accettare la logica del mal minore e della sua inevitabilità. Possibile che nel terzo millennio si sia ancora a questo punto? Certo che è possibile, Perche assai poco è stato in realtà fatto nei decenni di “pace” (e cioè dal’45 ad oggi)per promuovere un vero ed armonioso sviluppo sul piano dell’istruzione e su quello politico, economico e sociale. Molta voglia di parlare(continui e magniloquenti discorsi), di guadagnare e di figurare, ma assai poca voglia di lavorare/elaborare da parte delle sedicenti “élites”. E qui siamo. con tanti, troppi e gravi problemi accumulati ed irrisolti su più piani.
    Mi fermo qui, sennò mi daranno del pamphlettaro..:o)
    Comunque Tramballi alla fine del pezzo inqualche modo si riscatta. Una risposta non ve la so dare..
    Wait and see.

  • doretta davanzo poli |

    non si può credere a una classe militare illuminata, naturalmente, ma comunque mi par di capire che un piccolo passo in avanti è stato fatto

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